Penultimo Cappuccio stagionale, se ne esce di martedi. Cappuccio che sà di Review, che proclama verdetti, dal sapore ufficiale più che ufficioso. Cappuccio che dice che oltre la 1a, anche la 2a sarà la medesima dell'anno che fu. La 3a invece, quella no, cambierà. Per un attimo ci parve che anch'ella potesse riseder sul podio ambito, ma la sorte due volte, ha detto di no.
° Nella partita più importante dell'anno, quella da cuori che battono e/o gambe che tremano, lo United di Las Vegas "batte", mica trema. Due sole le punte in campo, tanto basta, anzi stra-avanza, contro un avversario apparso spento, nervoso ed impaurito: l'ex doriano Pazzini, partito dalla panca, fa doppietta nel recupero dell'anticipo del sabato e l'attual doriano Pozzi completa l'opera nel pomeriggio domenicale. Il Pa - Po segna quindi l'espugno (63 - 78.5) che vale la certezza della 2a piazza - otra vez, natra ota - e che scaraventa Il Lupo nuovamente fuori dal podio. L'esperienza del tolentinate prevale sulla freschezza acerba dei novellini - 2 rossi sul groppone (Alvarez e De Rossi) - precipitati al quarto posto. Sarebbe una amara medaglia di legno pesantissima da indossare.
° A bocca sciutta, e senza medaglia alcuna, rimarrà sicuramente Mast Fc. L'unica cosa che "vince" è l'appiccicoso e fastidioso epiteto di squadra più sfigata della storia di questa lega: questo triste 0 a 0 (61 a 63) "salda" il suo penultimo posto alla faccia della sommatoria punteggi monstre (2a del lotto). E rischia serissimamente di essere costretta a pagare pure la coppia in giallo dell'Atletico, ora finita quinta e aggrappata alla speranza che si verifichino 3 combinazioni l'ultima giornata: che Cioci espugni L.Vegas e che le due squadre che la precedono non vincano, sperando quantomeno di acchiapparle e far leva sul fatto che l'arrivo a pari punti la premierebbe. Questo pareggino la tiene quindi ancora in vita, ma pensare che il fattore campo e il gol di Pastore non siano serviti ad arrivare al fatidico 66 - minimo sindacale - fa crescere la rabbia per una prestazione "macchiata" di blucerchiato (disastrosi Gastaldello e Curci) ma anche da 5 insospettabili (Rannocchia), espulsioni evitabili (Perrotta) e dalla stecche di tutto il fronte d'attacco. Urge il miracolo.
° Ecco altre due "povere illuse": Dinamo e Jihad danno vita ad un 2 a 2 harakiriko che le condanna, insieme, per mano, e spassionatamente, alla matematica ed infernale certezza di impoversi di euro 200 cadauno, dopo aver toccato con mano l'ipotesi rivelatasi poi illusoria di arrivare all'ultima giornata ancora in piena corsa per arricchirsi di un centone. Potevano infatti vincere entrambe le compagini, ma i subentri dalla panca di Asamoah (il cui gol si somma a quello di Silvestre) da una parte e Budan (!) dall'altra, lo hanno impedito: se uno delle due lo avesse ottenuto i 3 punti, visti gli sconti diretti rimanenti rispettivamente contro Ecko e Lupo, il terzo posto sarebbe stato fattibilissimo. Si chiude invece qui una stagione ricca di rimpianti e sfortune, di cui questo 74 a 73 ne rappresenta l'emblematico e triste epitaffio.
° Espugna subdolo il campo di una PFlow con la pancia piena (segna il sol Hamsik, ora per superare il risultato della scorsa stagione dovrà vincere l'ultima partita), e completa, a 90' dal termine, la clamorosa remontada che dall'anonimo centro classifica l'ha portata dritta dritta al 3° posto solitario. Vittoria millimetrica e chirurgica (72.5 a 69) firmata da una prodezza balistica di Vargas e dal solito Totti (doppietta), protagonista - prevalentemente da "fermo" e nonostante il rigore calciato sul palo - di un ultimo girone semplicemente sensazionale. E' grazie sopratutto a lui che in questo momento, come vaticinato in tempi non così sospetti dal blog, è il più piccolo dei fratelli Carpineti l'indiziato numero 1 per sedere sul gradino più basso del podio: l'Ec(k)o da fievole si è fatto assordante.
° Ma come? Niente "biscottone"? Sarà che preferiscono la pizza (l'uno come consumatore, l'altro come produttore) o semplicemente che son ragazzi onesti. Il manager del fanalino Munturà (75) non ha pietà con l'amicissimo manager di PYG (69) condannando quest'ultimo alla fine dei sogni di rimonta, complice un gol assurdo (e irregolare) di Dzemaili fatto fare proprio dal portiere (???) blues Sirigu, e dalla doppietta dalla panca di un super redidvio D'agostino. A nulla serve il sol Bergessio. Che il pizzarolo si prepari: la prossima volta che il vincitore del Fantaboccia si presenterà alle Scalette non sarà per ticcarsi la Gazzetta, bere un Peroncino e baloccarsi con le deliziose salse che addobbano le sue pizze, lo farà invece nelle vesti del mestiere che ogni anno, verso Maggio/Giugno, è "costretto" a svolgere: quello di cinico esattore.
Onir